L’amicizia è importante. Certo, non sarà una notizia da prima pagina ma qualche volta lo dimentichiamo… diamo gli amici per scontati, e mentre miglioriamo le nostre relazioni e la famiglia, lasciamo le amicizie in disparte senza fare nessuno sforzo per mantenerle.
Siccome domani è Natale, voglio regalarti questo articolo che cambia per un attimo il tuo focus su un’area altrettanto importante augurandoti di migliorare TUTTE LE TUE RELAZIONI NEL 2014!
Il problema delle amicizie sembra essere in crescita: nel 1985 la maggior parte delle persone ha dichiarato che aveva 3 migliori amici, ma già nel 2004 questi amici sono diventati ZERO.
Dal libro Social: Why Our Brains Are Wired to Connect
In un sondaggio del 1985 è stato chiesto ad un determinato gruppo di persone: “Negli ultimi 6 mesi chi sono le persone con le quali hai parlato di cose importanti per te?” e da questo stilare un elenco di amici. La maggior parte delle persone si è scoperto così di avere 3 migliori amici: il 59% degli intervistati ha elencato 3 o più amici. Lo stesso sondaggio è stato fatto successivamente nel 2004: il risultato è stato che la maggior parte delle persone ha ZERO amici: solo il 37% degli intervistati ha risposto di avere 3 o più amici. Tornando all’85, solo il 10% aveva ZERO confidenti, mentre nel 2004 è salito incredibilmente al 25%: 1 persona su 4 che legge questo articolo non condivide la propria vita con nessuno.
E’ triste da dire.. e per più ragioni di quante tu possa pensare! Abbiamo bisogno degli amici per rimanere in salute e sani: la mancanza di sostegno sociale predice tutte le cause di morte: avere pochi amici è più pericoloso dell’obesità ed il rischio per la salute equivale a fumare 15 sigarette al giorno
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Julianne Holt-Lunstad, professoressa di psicologia presso la Brigham Young University, ha fatto una meta-analisi di 148 studi e ha concluso che la mancanza di sostegno sociale predice tutte le cause di morte. Le persone che hanno un solido gruppo di amici hanno il 50% di probabilità di vivere più a lungo rispetto a quelli senza. Holt-Lunstad ha calcolato che avere pochi legami sociali è un rischio di mortalità pari al fumare 15 sigarette al giorno ed è anche più rischioso di essere obesi o di non fare sport!
Ok, questo non significa che se hai un bel gruppo di amici puoi mangiare da schifo e fumare come un pazzo sul divano! 😉
Hai bisogno degli amici per conoscerti meglio – questo perchè spesso i tuoi amici ti conoscono più di quanto tu conosci te stesso.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Possono veramente conoscerci, a volte meglio di come noi conosciamo noi stessi. In particolare gli amici sono più bravi di noi a descrivere le nostre caratteristiche comportamentali. Simine Vazire, Ph.D., uno psicologo che gestisce il Personality and Self-Knowledge Lab presso la Washington University di St. Louis dice che: “Gli amici possono valutare se siamo divertenti, dominanti, o affascinanti meglio di quanto possiamo fare noi da soli“. Non possono essere più bravi di noi nel sapere cosa proviamo o pensiamo ovviamente, ma sono più bravi ad indovinare il nostro IQ (spesso capita quando ci reputiamo meno intelligenti di quanto invece siamo realmente)
E gli amici ti rendono più felice rispetto a qualsiasi altra cosa.
Hai 3 amici che lavorano con te? Hail il 96% di probabilità di essere estremamente soddisfatto della tua vita. La felicità è contagiosa: gli amici felici aumentano le probabilità che tu sia più felice del 15%, gli amici infelici invece la diminuiscono del 7%.
Ogni amico in più significa 2 giorni di tristezza in meno l’anno (e non dovrai scomodare la famiglia)
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Se puoi contare su almeno 3 cari amici in ufficio, hai il 96% di probabilità di essere estremamente soddisfatto della tua vita in generale…
Fowler e Christakis hanno scoperto che hai il 15% di probabilità in più di essere felice se uno dei tuoi amici è felice (in generale, non per un particolare avvenimento). Anche se hai un amico di amico felice, hai comunque il 10% di esserlo anche tu. E aggiungono “Abbiamo scoperto che per ogni amico felice incrementi le probabilità di essere felice del 9% e per ogni amico infelice diminuisce la probabilità del 7%“. Dal momento che le statistiche implicano che la felicità è più contagiosa dell’infelicità concludono dicendo che “più si è, meglio è” in barba a quello che si dice sulal qualità vs quantità delle amicizie. Hanno anche scoperto che ogni amico è pari a 2 giorni in meno di tristezza all’anno: “Dal momento che in media (secondo i dati) le persone si sentono sole 48 giorni all’anno, avere un paio di amici in più ti fa sentire il 10% meno triste rispetto a tutte le altre persone. E’ interessante notare che il numero dei familiari invece non ha nessun effetto.
(che sia questa la spiegazione scientifica del perchè allontanare gli amici che ti buttano merda addosso? :))
Avere un amico che vedi quasi tutti i giorni, crea una felicità pari a guadagnare 100.000€ in più l’anno.
Dal libro Social: Why Our Brains Are Wired to Connect
… avere un amico che vedi quasi tutti i giorni, rispetto a non averlo, ha lo stesso impatto sul tuo benessere come guadagnare un extra di 100.000 € in più l’anno.
Moglie e Figli non bastano
I ricercatori hanno scoperto una nuova tendenza: sempre più spesso le persone si aspettano di ottenere soddisfazione di tutti i lori bisogni sociali dal coniuge o dai figli.
Questa è la ricetta per il disastro: è una pressione troppo grande per il coniuge e ci sono cose che possiamo avere solo con gli amici.
Il Premio Nobel David Kahneman ha fatto una ricerca dimostrando che il tempo trascorso con gli amici è più divertente che il tempo trascorso con il coniuge e i figli.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Il Premio Nobel Daniel Kahneman dell’Università di Princeton e i suoi colleghi hanno condotto uno studio innovativo circa un decennio fa, che ha catturato subito l’attenzione perchè controverso. Hanno scoperto che il tempo con gli amici è ancora più divertente dei momenti passati con il coniuge e ai figli.
Non che ci sia qualcosa che non vada nel passare il tempo con la propria moglie o con i figli, ma il tempo speso con gli amici non si porta con sè le stesse responsabilità – e tutti noi bbiamo bisogno di staccare.
Oltre a questo, il tempo trascorso con amici (fidanzati/sposati) ha dimostrato di migliorare le relazioni a lungo termine.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Molto intrigante è stato come le coppie si valutavano in maniera più positiva dopo aver interagito con altre coppie. I coniugi tendono a cadere nella routine e spesso nel tentativo di riuscire a risollevarsi, provano provano e provano per poi arrendersi. Mettere invece il tuo “migliore io” davanti ai nuovi amici ti permette di brillare e vedere anche la tua partner con altri occhi e sotto un’altra luce. Mantenere vecchie amicizie reciproche rafforza anche il legame tra i partner a lungo termine, nell’avere persone che pensano a voi come una singola unità, che ammirano il vostro rapporto, che si aspetta che voi stiate insieme nonostante le avversità, momenti di dubbi e distanza.
Perderai i Tuoi Amici
Entro 7 anni, metà dei tuoi amici più vicini scompariranno.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Uno studio condotto da un sociologo olandese, prendendo in esame circa un migliaio di persone di ogni età, ha scoperto che, in media, perdiamo la metà dei nostri amici più stretti ogni 7 anni. Pensare che la metà delle persone che attualmente avete sulla vostra lista più preziosa svanirà dalla tua vita in meno di un decennio fa davvero paura
Quindi se si vogliono mantenere degli amici nella nostra vita bisogna fare uno sforzo. Ma cosa bisogna fare?
Ecco alcuni risultati dalle ricerche più recenti
Cosa Fare
La cosa più importante è trovare il tempo.
Qual’è il nemico numero 1 con il quale l’amicizia si scontra? La restrizione di tempo.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Daniel Hruschka ha esaminato diversi studi sulle cause dei conflitti in amicizia ed ha scoperto che elemento comune dei litigi è il non avere tempo. Trascorrere del tempo con qualcuno è un indicatore oggettivo di apprezzamento e valore: a nessuno piace sentirsi sottovalutati.
Questa è anche la parte dell’amicizia che ci rende più felici – fare qualcosa insieme
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Non è una notizia flash che gli amici ci rendono felici, ma Meliksah Demir, professore alla Northern Arizona University, ha eseguito un approfondimento per rivelare esattamente ciò che nell’amicizia riscalda i nostri cuori. Si è così scoperto che le cose fatte in compagnia, semplicemente perché fatte insieme, è il componente dell’amicizia che ci rende più felici. E la ragione del perché gli amici ci rendono felici, Demir ha concluso, è che ci fanno sentire importanti.
La vicinanza. Essere vicini ad una persona è uno dei fattori più potenti nell’amicizia, molto più della personalità… quindi ricordati sempre di chi hai vicino.
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Le ricerche non hanno dimostrato che gli amici sono amici perché particolarmente simili nella personalità, garantendo così la credibilità delle commedie in cui i due protagonisti sono molto diversi tra loro… Mezzo secolo fa, alcuni ricercatori proposero la “teoria della vicinanza” in amicizia, ovvero che facciamo amicizia con persone che vivono geograficamente vicino a noi, che fanno spesso la stessa strada perché vanno alla nostra stessa scuola, negozio, ufficio, o ristorante preferito. La vicinanza in primo luogo, concede facili occasioni di incontro ma anche la familiarità genera positività. Chiamato anche “mere-exposure effect” è un fenomeno ampiamente documentato: solo il vedere qualcuno giorno dopo giorno, ti fa piacere quella persona sempre di più.
Cos’altro hai bisogno? Essere paziente. Se non sei disposto ad annoiarti qualche volta, non puoi avere amici
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
Jacob dice che “se non siete disposti ad annoiarvi a volte, non si può avere amici. A volte gli amici sono petulanti quando parlano della loro madre o qualcosa di cui a te non interessa molto. Ma non si tratta solo di quello che possono fare per te, è una cosa più profonda. Non puoi aspettarti di essere sempre intrattenuto, o di sentirti sempre come se tutto ti è dovuto al 100%. Io sono disposto ad invitare qualcuno a ena 10 volte e non vedere mai la loro casa, perché se cadi nel ciclo del dare e avere, finirai col non avere amici. “
Sii Flessibile. Avere abilità sociali significa adattarsi all’ambiente non essere ostinatamente “quello che sei”
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
I bambini sono delle star nelle abilità sociali, Rubin dice che il loro segreto per presentare se stessi con successo agli altri è utilizzando la giusta faccia per il giusto pubblico. Capiscono quale faccia usare senza apparire mai superficiali, o falsi e senza far sentire gli altri imbrogliati o truffati. In breve questi bambini sono sensibili e reattivi agli stimoli sociali: sanno come divertire la sala con qualche gioco o danza durante il loro compleanno accerchiato dai parenti che lo adorano, ma sanno tirarsi indietro quando è il compleanno del suo amico facendolo brillare.
Questa è la chiave di volta: Sostieni il punto di vista di una persona di quello che pensa di sè stesso e fallo sentire bene durante le sue attività
Dal libro Friendfluence: The Surprising Ways Friends Make Us Who We Are
I migliori amici non devono condividere un’identità, hanno bisogno di sostenere la visione che ognuno ha dell’altro su sé stesso e sentirsi grandiosi nel fare quello che più gli piace. Weisz ha chiesto ad un gruppo di matricole di parlare dei loro amici più stretti attraverso dei questionari per determinare se hanno ricevuto questo “sostegno sociale d’identità”. Cinque anni dopo, quando gli studenti si erano laureati e si sono trasferito fuori dal campus, non ha predetto se le amicizie in generale sarebbero continuate, ma ha predetto che uno di questi sarebbe diventato il suo migliore amico. Parte del mantenere una forte amicizia, Weisz sottolinea, è sostenere l’identità di qualcuno che inevitabilmente perdurerà nel tempo.
La mia teoria in tutto questo è: diventa la cheerleader dei tuoi amici 🙂
Diventa il suo più grande fan
Questo è quello che tutti noi vogliamo dai nostri amici: più darai, più otterrai indietro un grande riconoscimento
Fai tesoro di questi consigli e a tutti BUONE FESTE! 😉